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Perdita di peso e carcinoma mammario

Perdita di peso e carcinoma mammarioPerdere peso dopo la menopausa abbassa il rischio di sviluppare un carcinoma mammario invasivo. L’evidenza emerge da un vasto studio che ha coinvolto oltre 60 mila donne USA e la causa risiede nell’aumento dei livelli ormonali associati alle cellule adipose.

Più in dettaglio, lo studio – condotto presso il City of Hope National Medical Center di Duarte (California) – ha valutato l’indice di massa corporea (BMI) di oltre 61.000 donne, in fase di post menopausa, a distanza di tre anni.

Gli esperti hanno seguito le donne per una media di 11,4 anni, periodo nel quale 3.061 partecipanti hanno sviluppato un carcinoma mammario invasivo. Le donne che invece hanno perso almeno il 5% del proprio peso corporeo durante i primi tre anni avevano il 12% di probabilità in meno di sviluppare il cancro al seno nel decennio successivo.

L’intero studio può essere letto su Quotidiano Sanità. Ciò su cui ci focalizziamo ora sono i numeri di professionisti della salute e le strutture che trattano la patologia.

In particolare, Atlante Sanità – il database che comprende circa 1,4 milioni di professionisti della salute, conta 8.207 medici specializzati in oncologia, 4.130 medici specializzati in scienza dell’alimentazione14.751 sono invece i biologi nutrizionisti e 3.123 i dietisti a cui ci si può rivolgere.

Le strutture che trattano il tumore al seno sono reperibili su Oncoguida.it, la piattaforma che comprende gli elenchi, stilati sulla base dei volumi di attività, degli ospedali che si occupano della patologia. In particolare, i primi tre centri per affidabilità (secondo le Sdo 2016) si trovano a Milano, a Roma Rozzano. Per sapere quali sono le strutture e il numero di interventi che eseguono, visita la pagina.
 
 
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