Vitiligine: Giornata Mondiale della malattia

Il
25 giugno ricorre la
World Vitiligo Day, ovvero la
Giornata Mondiale della Vitiligine che si svolge ogni anno dal 2011 e unisce vari paesi del mondo con l’obiettivo di aumentare la conoscenza sulla malattia e combatterne il pregiudizio.
La vitiligine: storia e caratteristiche della malattia
La
vitiligine, nota in dermatologia anche con il termine scientifico
Chloasma album, è un’alterazione cutanea cronica caratterizzata da
macchie chiare e non pigmentate che tendono ad aumentare per dimensione e numero in modo irregolare ma spesso simmetrico, solitamente interessando alcune aree del corpo partendo dalle estremità: mani, piedi, viso, collo, ascelle, gomiti e ginocchia.
Fu osservata per la prima volta nel 1879 dal dermatologo ungherese Moritz Kaposi che descrisse la scomparsa di granuli di pigmento nella rete cellulare profonda dell’epidermide dei pazienti che manifestavano la patologia.
Nonostante le cause non siano ancora del tutto chiare, si ipotizza
la sovrapposizione di diversi fattori scatenanti: stress ossidativo, disturbi metabolici, difetti dei melanociti. La più accreditata negli ultimi anni nella comunità medico-scientifica è
la teoria autoimmune, secondo la quale il sistema immunitario attaccherebbe determinati melanociti impedendone il processo di formazione della melanina talvolta connessa, nel 30%
1 dei casi, a comorbidità come ipertiroidismo o ipotiroidismo, diabete e anemia perniciosa. Può avere anche carattere ereditario (25%)
2 o, in casi più rari, svilupparsi successivamente a un trauma o una lesione diretta alla cute (fenomeno di Koebner).
Sebbene non sia ancora disponibile una terapia definitiva, sono stati adottati vari trattamenti che possono produrre una graduale ripigmentazione delle zone colpite a seconda dello stadio della malattia e della risposta soggettiva di ogni singolo paziente. I più comuni sono: fotochemioterapia con psoraleni (PUVA), terapia topica corticosteroidea, fototerapia UVB a banda stretta e laser.
Ben più complessi invece possono essere i risvolti psicologici di chi è affetto da vitiligine a causa del senso di isolamento e depressione che a volte segue alla comparsa delle macchie.
La vitiligine oggi
Si calcola che circa 100 milioni di persone nel mondo soffrono di vitiligine, tra cui anche casi noti come
Michael Jackson,
Andy Warhol e la modella nera
Winnie Harlow che ha contribuito a sdoganare la malattia facendo da testimonial, senza tabù, per alcuni grandi marchi di moda.

In Italia spicca l’attrice polacca
Kasia Smutniak, a cui è stata diagnosticata la vitiligine sette anni fa, che ha deciso di raccontare la sua esperienza sul suo profilo Instagram tramite la creazione del filtro
Beautyligo, che permette di vedere il proprio volto con le macchie tipiche della malattia. Un modo attuale e virale per condividere un messaggio di forza e accettazione.
In Italia i pazienti affetti da vitiligine sono seguiti dai medici dermatologi che, successivamente a visita diagnostica, si occupano di prescrivere le terapie più adeguate. Quantificandoli numericamente grazie ad
Atlante Sanità, il database della sanità italiana che comprende oltre 1,4 milioni di anagrafiche di professionisti della salute, contiamo
6.887 medici italiani specializzati in dermatologia.
Sitografia
1.
Vitiligine neibambini
2.
Vitiligo - Domande e risposte
Autore:
PKE Group
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