I ricercatori della Fondazione Ebri "Rita Levi-Montalcini" hanno scoperto una molecola che "ringiovanisce" il cervello bloccando l'Alzheimer nella prima fase. Si tratta dell'anticorpo A13, che agisce sul cervello favorendo la nascita di nuovi neuroni e contrastando i difetti che accompagnano le fasi precoci della malattia.
Lo studio, pubblicato sulla rivista "Cell Death and Differentiation", è stato condotto su topi che, così trattati, hanno ripreso a produrre neuroni a un livello quasi normale. Come sempre nell'ambito della ricerca, è importante però agire con cautela: solo nell'ultimo anno, infatti, almeno 6 sono stati gli aspiranti farmaci per l'Alzheimer provenienti da importanti case farmaceutiche che hanno fallito, alcuni anche in fase avanzata di sperimentazione.
La demenza di Alzheimer ha in genere un inizio subdolo: nelle prime fasi della malattia, le persone dimenticano alcune cose, fino ad arrivare a un punto in cui non riconoscono più nemmeno i familiari e hanno bisogno di un supporto anche per le attività quotidiane più semplici.
La malattia colpisce oggi circa il 5% delle persone con più di 60 anni e in Italia si stimano circa 500mila ammalati. Si tratta della forma più comune di demenza senile, uno stato provocato da una alterazione delle funzioni cerebrali che implica serie difficoltà per il paziente nel condurre le normali attività quotidiane.
Il decorso della malattia è lento e in media i pazienti possono vivere fino a 8-10 anni dopo la diagnosi. La demenza di Alzheimer si manifesta con lievi problemi di memoria, fino a concludersi con grossi danni ai tessuti cerebrali, ma la rapidità con cui i sintomi si acutizzano varia da persona a persona. Nel corso della malattia i deficit cognitivi si acuiscono e possono portare il paziente a gravi perdite di memoria, a porre più volte le stesse domande, a perdersi in luoghi familiari, all'incapacità di seguire delle indicazioni precise.
Quanti sono i medici che trattano la patologia? Tra le prime specializzazioni a cui si pensa c'è sicuramente la neurologia. I medici specializzati in neurologia in Italia sono 9.149, fonte Atlante Sanità (il database della sanità italiana che comprende oltre 1,4 milioni di anagrafiche di professionisti della salute).
Facendo un'analisi più approfondita, è possibile conoscere il numero di medici interessati al tema Alzheimer. Grazie alla profilazione digitale, PKE mappa gli interessi dimostrati dai medici rispetto ai contenuti che produce. Da questa analisi emerge che i medici più interessati al tema, suddivisi per specializzazione, sono:
Fonte: