Alimentazione e cancro: possibile prevenirlo?

Numerosi studi hanno confermato il legame di causa ed effetto tra il
sovrappeso e l’insorgenza di diverse
neoplasie come il tumore al seno: i meccanismi utilizzati dalle cellule adipose per favorire la crescita locale e metastatica della neoplasia confermano che, nelle donne in sovrappeso, il tumore della mammella abbia un’incidenza più elevata, una prognosi peggiore e un’aumentata farmacoresistenza.
Queste evidenze sperimentali hanno un’importante ricaduta dal punto di vista della prevenzione e della terapia di un tipo di neoplasia con larga diffusione nella popolazione femminile: si calcola, che
una donna su nove si ammalerà di tumore al seno nel corso della vita. I fattori di rischio da evitare sono il sovrappeso, in modo particolare il grasso addominale che contribuisce ad alimentare un altro importante fattore da tenere sotto controllo che è lo
stato infiammatorio. Altri
fattori di rischio sono i livelli elevati di insulina e di glucosio nel sangue. L’insulina viene stimolata dal consumo di zuccheri, di latticini e di prodotti con elevato contenuto di grassi saturi come
carni fresche e lavorate; questi se consumati in eccesso, possono modificare la composizione delle membrane delle cellule che non saranno più capaci di assorbire il glucosio al loro interno.
In caso di neoplasia si invita a ridurre il consumo di alimenti di origine animale (tranne il pesce) e limitare se non escludere il latte, eliminare i cibi ricchi di poliammine come arance, pompelmi, pomodori, frutti tropicali e molluschi.
Dieta ipoglicemica e metformina
Tra i diversi approcci che la ricerca sta mettendo a punto per combattere le neoplasie vi è lo studio del metabolismo tumorale: obiettivo dei
farmaci del futuro sarà quello di agire a livello della “
produzione di energia” da parte della cellula tumorale. Interrompendo questo processo metabolico, il tumore avrà difficoltà a crescere. Già da diverso tempo alcuni studi hanno evidenziato che nei
pazienti diabetici in cura con
metformina la probabilità di andare incontro ad alcuni tumori è stranamente inferiore rispetto alla media. A livello molecolare la cellula usa due processi per generare energia: la glicolisi, che si basa sulla disponibilità di glucosio, e la fosforilazione ossidativa, che può essere inibita con la metformina.
Questi farmaci attaccano il metabolismo della cellula tumorale e in particolare il fenomeno della “
plasticità metabolica” ossia la strategia con cui la cellula cancerosa si adatta, in condizioni di mancanza di nutrimento, passando dalla glicolisi alla fosforilazione ossidativa e viceversa. Riducendo il
tasso glicemico con la dieta e somministrando metformina, si andrà ad inibire la plasticità metabolica e ciò condurrà alla morte delle cellule tumorali.
Fonti
https://www.komen.it/site-media/news/alimentazione-e-cancro-al-seno/
https://www.fondazioneveronesi.it/magazine/articoli/lesperto-risponde/quale-alimentazione-seguire-dopo-le-cure-per-un-tumore-al-seno
https://www.fondazioneveronesi.it/magazine/articoli/oncologia/dieta-ipoglicemica-e-metformina-nella-lotta-al-cancro